Secondo quanto riportato dall’emittente locale Antenna 3 con una determina dal numero 1846 datata 7 agosto scorso, il Settore Edilizia Privata, Ambiente e Patrimonio del Comune ha deciso di “mettere fine effettivamente” alla gestione dell’Aeroporto di Marina di Massa Cinquale da parte dell’Aeroclub, fondato nel lontano 1962. L’aeroclub impiega 7 dipendenti, possiede due aerei di proprietà e dispone di 5 aerei di privati posteggiati negli hangar.
È opportuno ricordare che l’Aeroporto di Massa-Cinquale ha le sue radici attorno al 1912; già nel 1915, infatti, l’aeroporto era operativo e venne perfezionato durante la Prima Guerra Mondiale.
Nel 1948, il Comune di Massa acquistò dai Conti Astaldi una superficie di 250.000 metri quadrati, sulla quale sorge l’attuale aeroporto. Questa acquisizione aveva l’obiettivo di istituire un Aeroporto Comunale, preservando così le modalità di utilizzo di un’area da sempre impiegata nell’ambito dell’aviazione. La delibera del Consiglio Comunale datata 24 gennaio 1948 contemplava l’acquisizione del terreno, il restauro di alcune strutture esistenti, la manutenzione regolare della pista di decollo e atterraggio, ma anche l’intenzione di delegare ad altri soggetti la gestione futura dell’impianto.
In tale contesto, è stato nominato il Commissario straordinario Jacopo Del Carlo, un residente di Lucca già responsabile della sicurezza presso l’aeroporto di Capannori. A partire dal 16 agosto fino al 31 dicembre, egli assumerà la gestione delle attività presso lo scalo aeroportuale di Marina di Massa-Cinquale.
È importante sottolineare che il prossimo 21 agosto, come noto, entrerà in vigore l’ordinanza di sgombero rivolta all’Aeroclub di Marina, che fino a questo momento ha gestito di fatto l’aeroporto. In considerazione di questa situazione, l’Amministrazione comunale aveva emesso alcuni giorni fa una direttiva mirata a individuare un operatore economico che si prenda cura della gestione dell’area, che vanta una superficie di ben 200.396 metri quadrati. Questo operatore dovrà garantire, in particolare, il “servizio antincendio obbligatorio” e gestire l’aeroporto in modo da preservare i livelli di sicurezza operativa dell’area.
Come parte del contratto, l’operatore riceverà un compenso di circa 29.000 euro, con il riconoscimento di eventuali spese di trasferta, alloggio e vitto a norma delle autorizzazioni comunali, oltre a una diaria di 400 euro.
Le funzioni attribuite all’operatore, come specificato nella determina dirigenziale, riguardano la “gestione tecnica dello scalo, per quanto concerne le spese legate all’operatività tecnica, la manutenzione e gli adattamenti necessari, le comunicazioni istituzionali con enti come l’ENAC e i Vigili del Fuoco, nonché la preparazione della documentazione operativa e tecnica richiesta”. Inoltre, sarà responsabile dell’apertura e della chiusura dell’aeroporto, garantendo l’accesso al traffico aereo per 8 ore al giorno e riscuotendo le tariffe aeroportuali attraverso pagamenti elettronici. Oltre a ciò, dovrà occuparsi della registrazione dei voli, della sorveglianza, dell’assistenza ai passeggeri e delle segnalazioni in caso di incidenti.
È fondamentale riconoscere l’importanza di coinvolgere gli aeroclub locali nella gestione degli aeroporti. Tale approccio comporta notevoli vantaggi economici per le comunità circostanti, poiché gli aeroclub con radicamento locale possono sfruttare le loro conoscenze e risorse per contribuire a una gestione più efficiente ed economica degli scali aeroportuali.